Pescare per ritrovare se stessi

Fra Passione e Contemplazione a contatto con la natura

Quale miglior modo per isolarsi e rimanere un po’ da soli, conciliandosi con la natura, che quello di praticare la pesca sportiva? Si tratta di un’attività piuttosto diffusa in Italia. Secondo una recente stima nel nostro paese, infatti, i pescatori sportivi e ricreativi sono circa 2,5 milioni ed oltre 100.000 persone praticano ogni anno attività agonistiche legate al settore della pesca sportiva. Numeri di tutto rispetto che evidenziano l’importanza del settore anche per quanto riguarda l’indotto. Si pensi ai circoli di pesca sportiva per accedere ai quali bisogna sottoscrivere una tessera associativa che i gestori possono realizzare comodamente e facilmente anche utilizzando i servizi di stampa online offerti da Stampaprint.net. Ma prima di questa tessera utile per accedere al circolo chi vuole praticare questa attività deve procedere alla sottoscrizione di un protocollo su sito del Ministero delle Politiche Agricole finalizzato al rilascio di un documento che il pescatore deve portare sempre con sé quando effettua l’attività.

Decreto ministeriale 6 dicembre 2010

Come sancito dal decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) se sei un pescatore, sportivo o ricreativo, devi fare un’apposita comunicazione sul sito del Ministero. Una volta effettuata questa registrazione sul sito, puoi stampare l’apposito permesso da portare sempre con te quando vai a pesca.

Tramite questa comunicazione, il Ministero conosce tutti i pescatori, sia quelli che lo fanno per sport che per hobby, quindi fa una sorta di censimento delle attività di pesca che ci sono nei nostri mari, fiumi, laghi.

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Comunicazione Mipaaf

Una volta fatta la comunicazione, ottieni il permesso di pesca, una sorta di patentino che devi portare sempre con te ogni volta che vai a pescare, perché se le autorità te lo chiedono devi essere pronto a esibirlo, altrimenti potresti incorrere in sanzioni.

Devi fare questa comunicazione ogni tre anni, la validità del permesso infatti è triennale, alla scadenza devi rinnovarlo (se intendi continuare con l’attività di pesca). Ecco come fare la comunicazione:

  1. Tramite associazioni ed enti riconosciuti di pesca;
  2. Tramite la Guardia Costiera o le Capitanerie di Porto, effettuando la tua dichiarazione di pesca sportiva o ricreativa;
  3. Su sito del Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. La comunicazione è veramente semplicissima da fare, puoi farla anche da casa tua.

Esche da pesca

Le esche sono una cosa essenziale nella pesca, sicuramente senza di loro non si potrebbe catturare nessuna preda. Presenteremo una carrellata delle esche sia artificiali sia naturali, che vengono più utilizzate. Si dividono in esche naturali e artificiali.

Canne da pesca

La canna da pesca è uno strumento utilizzato per la pesca di pesci di piccola e media pezzatura. La si utilizza, essenzialmente, per finalità sportive e hobbistiche. Generalmente si tratta di un’asta di lunghezza variabile su cui è fissato un filo trasparente, detto lenza e quindi un’esca con amo.

Ami da pesca

Nella pesca, l’amo è un uncino di diverse dimensioni e forme usato per catturare i pesci. Paletta, Corpo e Ardiglione sono le parti che formano l’amo. L’uso dell’amo è chiaramente molto importante nella pesca per questo ne esistono diversi tipi: dall’amo che non lascia andare la preda che abbocca a quello che facilita la penetrazione.

Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.

(Proverbio cinese)